San Girolamo degli Schiavoni
La storia
La Chiesa di San Girolamo degli Illirici (o dei Croati o degli Schiavoni) sorge sul luogo dove la comunità croata si insediò nel 1453 quando alla Confraternita di San Girolamo fu conferita la chiesetta di Santa Marina. Nel 1588-89 Papa Sisto V fece demolire la vecchia chiesa ed incaricò Martino Longhi il Vecchio di progettare un nuovo e più degno edificio di culto con annesso collegio. L'impianto è ad aula con tre cappelle per lato. La finta cupola, ottenuta grazie ad una prospettiva illusionistica affrescata, è un esempio di quadraturismo. L'interno accoglie un vasto ciclo di decorazioni pittoriche ed affreschi recentemente restaurati. Tuttavia, essi non sono tutti coevi; infatti Papa Pio IX, nella metà dell'Ottocento, incaricò il pittore Pietro Gagliardi di completare l'opera calandosi nello spirito del Cinquecento. A lui si deve il grande affresco della volta che sovrasta l'aula e i due affreschi del transetto. Originariamente l'accesso al portale di ingresso era servito da una scalinata, attualmente non visibile a causa del rialzamento del piano stradale nell'Ottocento. Infatti le continue alluvioni portarono alla decisione di innalzare i muraglioni di contenimento lungo gli argini del Tevere con il conseguente interramento del Porto di Ripetta e il rialzamento della quota stradale.